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Comunicato Stampa n. 25 del 19 Maggio 2023 Settimana della Bonifica “l’acqua, risorsa di vita e di coesione sociale” Resoconto del Convegno tenuto alla Reggia del Carditello sul tema “I canali di bonifica idraulica e le reti irrigue collettive - Un patrimonio del nostro territorio. Infrastrutture per lo sviluppo dell’economia locale a tutela del paesaggio” - II Parte

A confermare l’urgenza di un cambio di passo nella bonifica e nell’irrigazione collettiva è stata la relazione “Cambiamenti Climatici. Singolarità geografiche e Meteoclimatiche della Piana del Basso Volturno” a cura del maggiore Marco Alemanno del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Italiana. La relazione ha confermato che per l’area mediterranea sono destinati ad aumentare nei prossimi anni fenomeni metereologici estremi legati alle ondate di caldo e alle precipitazioni. In particolare aumenteranno le temperature medie e la varianza, ovvero saranno più frequenti i picchi di caldo rispetto ai picchi di freddo. E diminuirà l’incidenza dei fenomeni piovosi di lieve entità.

In particolare, con riferimento al territorio del Basso Volturno, il maggiore Alemanno ha spiegato che “a Grazzanise tra il 1964 ed il 2022 si osserva che la frequenza di precipitazioni cumulate tra i 10 e i 20 millimetri passa da 20 giorni a poco più di 10 giorni. Al contrario aumentano i giorni nei quali le precipitazioni sono superiori a 20 mm di pioggia quotidiani”.

La relazione del maggiore Alemanno, inoltre ha messo in evidenza come l’indice di siccità SPI per Grazzanise mostra una tendenza molto negativa in estate e in inverno negli ultimi anni: quindi c’è una spiccata tendenza verso fenomeni di siccità in queste due stagioni. Inoltre, nel mese di agosto dal 1980 la stazione di Grazzanise registra spesso forte siccità e precipitazioni molto contenute. Le precipitazioni cumulate mensili di agosto mediamente si abbassano, ma nel 2015 e nel 2017 si sono verificati picchi di precipitazione in agosto maggiori di tutta la serie storica, che parte dal 1964.

Su “Uso dell’Acqua in agricoltura. Preservazione della Falda ad uso potabile ed effetti sull’ambiente” ha puntato invece l’intervento di Pasquale Coccaro dell’Autorità di Bacino del Distretto dell’Appennino Meridionale. Il piano generale delle acque del Dam affronta il tema agricoltura, che è importante: il 3,9% del Pil distrettuale è agricolo, nel distretto operano oltre 873mila aziende su oltre 4,3 milioni di ettari di superficie agricola.

Coccaro ha ricordato come con l’applicazione del Dm 31 luglio 2015, che impone il sistema di misurazione delle acque irrigue, l’Italia è riuscita ad evitare una procedura d’infrazione della Ue. Il lavoro svolto dal Distretto per indagare i fabbisogni irrigui è stato svolto grazie ad una convenzione con il Crea. “Nei territori dei Consorzi di bonifica, per quanto di nostra competenza, non autorizziamo la perforazione di pozzi, perché deve esserci l’irrigazione collettiva – ha sottolineato Coccaro.

Il fabbisogno irriguo a livello distrettuale è di 2500 metri cubi per ettaro. E tra gli obiettivi futuri del Dam c’è una maggiore efficienza proprio del sistema bonifica, con il potenziamento opere di difesa idraulica.

Vito Busillo, presidente dell’Anbi Campania e vicepresidente nazionale ha infine trattenuto l’uditorio sull’importanza dell’autogoverno e dell’autofinanziamento dei Consorzi, rilanciando l’esigenza di un chiarimento con la Regione Campania in vista dell’approvazione della nuova legge sulla bonifica integrale in Campania.